Cattedrale di Palermo

Era da tanto che sognavamo di tornare in Sicilia e così abbiamo deciso che fosse proprio arrivata l’ora di farlo con tutta la famiglia al completo.
Riuniti a tavola, cartina e appunti alla mano, grandi e piccoli hanno avuto voce in capitolo, per scegliere dove andare e cosa visitare.
Non è stato facile, ma alla fine abbiamo deciso il nostro itinerario: saremmo arrivati in nave a Palermo, avremmo visitato il ragusano, e, passati per Ortigia, avremmo concluso il nostro viaggio nel catanese. Ovviamente tutto è stato spesso rivisto e corretto (perlopiù in funzione dei desideri/necessità del più “giovane”), ma vi racconteremo tutto: sia quello che abbiamo visto, sia quello che avremmo voluto vedere (col nostro programma un po’ troppo ottimistico)
Siete pronti a imbarcarvi verso la terra di cannoli e arancine, di Montalbano e di Verga, dei Ciclopi e dei Mori?

PALERMO CON I BAMBINI

in nave a Palermo coi bambini

Tanto ci sarebbe da raccontare di questa magnifica città, ma purtroppo, in un giorno e mezzo, ne abbiamo avuto solo un assaggio.
Però ci siamo ripromessi di tornare al più presto, perché quello che siamo riusciti a vedere (e a mangiare!) ci ha completamente conquistato.

COSA VEDERE A PALERMO CON I BAMBINI

Avendo a malapena 36 ore per visitare Palermo, abbiamo camminato molto, per riuscire a respirare, almeno un po’, le mille culture che l’hanno letteralmente “costruita”.
Siamo arrivati con la nave in serata e non abbiamo resistito alla tentazione di fare subito una passeggiata in centro: passando davanti al meraviglioso Teatro Massimo, abbiamo seguito tutta via Maqueda, una lunga strada pedonale, piena di localini e negozi.
A dir la verità, ci siamo fermati quasi subito per una cena a base di arancine, cannoli e granite, (fame e golosità hanno avuto la priorità su tutto) per poi proseguire, a pancia piena, fino alla famosa Piazza dei Quattro Canti con i suoi palazzi secenteschi e le fontane con le statue delle quattro stagioni al centro.

Il giorno successivo, sotto uno splendido sole, ci siamo finalmente goduti la città e alcuni dei suoi angoli più caratteristici.
Partenza dal Mercato del Capo (famoso quanto Vucciria e Ballarò). Appena attraversato l’arco di Porta Carini, tra i due torrioni, ci ha accolto un tripudio di colori, suoni, profumi, forme, musica e cibo che ci ha messo addosso un’allegria incontenibile….e anche tanta fame!

Infatti, dopo esserci goduti, lungo tutto il canalone, le “voci” dei venditori e la vista di decine e decine di merci di tutti i tipi, abbiamo pranzato proprio qui, tra i banchi della frutta e del pesce, dove dei venditori gentilissimi ci hanno improvvisato tavolo e sedie (“così mangiate comodi”) e proposto ogni ben di Dio (tutto freschissimo ed economicissimo): pesce fritto, verdurine, panelle, arancine e un’ottimo vino bianco freddo locale.

Proseguendo su via Beati Paoli (che prende il nome della misteriosa setta di incappucciati che tra il ‘600 e il ‘700, si riuniva segretamente in questa via, per punire chi compiva soprusi contro i più deboli), ci siamo inerpicati tra stradine e antichi palazzi (camminate piano: scoprirete cortili magnifici e chiese semi nascoste) per raggiungere un luogo che ci ha lasciato davvero senza fiato: la Cattedrale!
Un monumento che testimonia quali meraviglie crea l’incontro tra le culture:  davanti alla sua imponente bellezza arabo-normanna piena di guglie, archi e decorazioni, siamo rimasti a bocca aperta.

La visita guidata agli interni (dove c’è anche la tomba di Federico II e una cappella dedicata a Santa Rosalia) ha orari precisi (verificate qui) così come quella che entusiasma di più i bambini: la”passeggiata sui tetti”. Vi si accede con una lunga scala a chiocciola di pietra (a senso unico!) e, una volta arrivati in cima, dai camminamenti, si rimane abbagliati da una vista incredibile, dal mare alle montagne, con la città tutta ai vostri piedi. (ricordiamo che nella cattedrale non si può entrare a spalle scoperte, portatevi qualcosa per coprirvi o sarete invitati ad acquistare le camicie di telino, usa e getta , all’ingresso).

Dopo la visita alla Cattedrale, visto il caldo e la stanchezza del più piccolo, per continuare la scoperta di Palermo, abbiamo deciso di salire su uno dei bus turistici in partenza dalla vicinissima Villa Bonanno in piazza Vittoria, per fare un ultimo giro della città, “da seduti”, dei quartieri, dei monumenti e delle piazze più belle, dal centro fino al mare  (tutti raccontati dalle audioguide).

Ma, prima di andar via, dopo una brevissima visita al Castello della Ziza (dove purtroppo non siamo potuti entrare e le fontane erano asciutte) e una passeggiata tra i negozietti di souvenir,  abbiamo voluto assolutamente assaggiare anche il famoso panino “c’a meuza” (la milza fritta: consigliato solo ai temerari del gusto) da Nino U’ Ballerino  e salutare la città con le cassate, i cannoli e le specialissime “Dita d’Apostolo”(ricetta segretissima ed esclusiva) della famosa pasticceria Scimone.

Se decidete (e ve lo consigliamo assolutamente!) di dedicare più tempo alla scoperta di Palermo con i bambini, ecco cos’altro non dovete assolutamente perdere:
Il Teatro Massimo per scoprirne la storia con le visite guidate.
Il Museo dei pupi per scoprire i segreti di un’ Arte antichissima.
Il Mercato di Ballarò e la sua tradizione millenaria.
La Palazzina Cinese e il suo meraviglioso parco.
Il Museo Geologico Gemmellaro con lo scheletro del preistorico elefante nano.
Il Planetario di Villa Filippina per scoprire il cielo della Sicilia.
Il Parco Acquatico di Monreale per divertirsi una giornata intera.
Il Parco Avventura delle Madonie per “passeggiare” tra gli alberi.
La spiaggia di Mondello per un tuffo nel mare preferito dai palermitani.

DOVE DORMIRE A PALERMO CON I BAMBINI

Noi siamo stati gli ultimi, fortunati, ospiti di Raffaella (e del suo B&B Piccola Sicilia prima che chiudesse), che, oltre a coccolarci con indimenticabili colazioni a base di cannoli e dolcetti, ci ha anche guidato alla scoperta della città, portandoci a zonzo e dandoci tante “dritte”, come solo un vero “residente” può fare. Alla nostra partenza, sapendo che saremmo voluti tornare a Palermo, ci ha dato qualche consiglio su dove dormire in città:

Per chi ama la libertà dei bed&breakfast

B&B la Dimora del Capo: non lontano dalla cattedrale, con un bel salone comune, offre anche camere quadruple (alcune hanno la zona pranzo e/o un balcone). Guarda le foto e prenota facile con Booking

B&B MAD (in Ballarò): nel centro di Palermo, a 10 minuti dalla stazione, accetta anche gli amici a quattrozampe e mette a disposizione salone,  cucina e anche una piccola biblioteca. Guarda le foto e prenota facile con Booking

Per chi preferisce dormire in hotel

Ibis Styles Hotel: albergo a 50 metri dal porto, con ristorante, bar e spiaggia convenzionata disponibili anche camere quadruple e reception aperta h 24. Guarda le foto e prenota facile con Booking

Hotel Mediterraneo in centro, tra il Teatro Massimo e Piazza Politeama, offre la colazione, camere triple/quadruple e monolocali. Guarda le foto e prenota facile con Booking.

INFORMAZIONI UTILI

Come raggiungere Palermo:

Visto il periodo del nostro viaggio (fine luglio-inizio agosto) e valutate le diverse possibilità, abbiamo scelto di raggiungere la Sicilia in nave con automobile al seguito: il viaggio A/R Napoli -Palermo, con la NGV, in cabina da 4 + auto, partendo in giorni feriali ci è costato (con lo sconto per i possessori Telepass): 370€.
Sono certamente possibili altre soluzioni: aereo+ noleggio auto o il viaggio sulla Salerno-Reggio Calabria. Ognuno può valutare da sè costi/comodità/tempi/ preferenze anche in base al periodo.

Come muoversi a Palermo:

Oltre che a piedi e con le linee cittadine degli autobus, potete anche fare tour della città in bicicletta seguendo gli itinerari guidati ; con i bus turistici di Sightseeing , oppure con i trenini (proposto da diverse agenzie locali).

Visite guidate con i bambini a Palermo:

Informatevi prima di partire se sono in programma visite guidate o eventi alla scoperta della città organizzati da Palermobimbi o da Coopculture.

Godetevi la città…noi intanto proseguiamo il nostro viaggio verso Ragusa e Catania.

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