L’Umbria, spesso indicata come il cuore verde d’Italia, è una regione affascinante anche per altri motivi. Per secoli qui si sono incrociate culture diverse, Etruschi, Romani, Bizantini e Longobardi, che hanno vissuto a lungo in questa regione e hanno lasciato qui tracce profonde, culture, usanze e costumi che possiamo scoprire visitando aree e parchi archeologici, necropoli, ipogei antichi, catacombe, città perdute e naturalmente castelli, borghi, acquedotti e antiche strade romane.
Ma questa è anche terra di profonda spiritualità: è stata destinazione prediletta di eremiti in cerca di luoghi silenziosi per meditare e ritrovare se stessi, ed è naturalmente la terra di San Francesco d’Assisi, fondatore dell’ordine dei francescani la cui basilica ad Assisi è meta di pellegrinaggi e cammini lungo i Sentieri della Fede umbri.

Ma più di tutto l’Umbria è terra verde. Qui la natura è davvero esplosiva e in alcune aree, ancora incontaminata, non sfruttata, non inquinata dal turismo di massa. Borghi, paesi, frazioni, insediamenti urbani sono gli stessi da secoli, case e casali si incontrano percorrendo strette strade e camminando lungo sentieri boscosi, ma, allo stesso tempo, non sono né frequenti, né particolarmente visibili, come se volessero nascondersi alla vista del visitatore.
Questa Umbria verde e nascosta, dalla natura rigogliosa e autentica, la si incontra scendendo verso sud, nella provincia di Terni, delimitata dai fiumi Tevere a est e Peglia a ovest, e racchiusa dai monti a nord, al cui interno è pronto a mostrarsi a noi un paradiso verde, la Riserva naturale del Monte Peglia, dichiarata, proprio le sue eccezionali caratteristiche di territorio incontaminato, Riserva Mondiale della Biosfera dall’Unesco.

Denso di piccoli borghi, disseminati in una varietà di flora che comprende principalmente lecci, cerri, aceri e querce in cui abitano oltre 44 specie di mammiferi selvatici, la Riserva è un piccolo ma importante polmone verde nel più grande “cuore verde” dell’Umbria. Visitare questa meraviglia della natura e della cultura implica una predisposizione al turismo lento e sostenibile, fatto principalmente di cammini, e di soste in borghi e frazioni dove il tempo davvero si è fermato, per percepire emozioni e sensazioni di quiete e di magico equilibrio con la natura impossibili nel caos delle nostre città.

Sono tantissime e diversissime le attrazioni storiche, archeologiche, ambientali e culturali in questa porzione di natura allo stato puro: dai giacimenti preistorici risalenti a 700 mila anni fa, ricavati tra rocce rarissime assenti da altre parti d’Italia (rocce simili sono presenti solo a Quing Ling in Cina, a Bunyaruguru, Katwe Kykorongo in Uganda e a Mata de Corda in Brasile), ai vulcani spenti di San Venanzo, dai tanti sentieri che si addentrano nei rigogliosi e intricati boschi che conducono a piccoli e deliziosi borghi, fino alle sorgenti termali denominate “Tane del diavolo”. Gli appassionati di arte e architettura poi, potranno visitare, a Montegabbione, un piccolo gioiello unico al mondo: la Scarzuola, resti di un conventi duecentesco dove l’artista milanese Tommaso Buzzi ha costruito una serie di architetture che costituiscono la sua “Città ideale”.

Scendendo verso sud, al confine della Riserva, ancora arte da riempire gli occhi: Orvieto, con il suo stupendo Duomo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, capolavoro dell’architettura gotica dell’Italia centrale per poi vivere una esperienza totale scendendo nel sottosuolo di Orvieto Underground, sotterranei di epoca etrusca, dove si trova una antica città fatta di innumerevoli cunicoli. Per poi costeggiare ancora il confine per vedere Todi e percepire altra bellezza: dalla stupenda chiesa di Santa Maria della Consolazione al Palazzo del Capitano esempio di architettura medievale, sedersi ad un tavolino per prendere un caffè nella meravigliosa Piazza del Popolo.
Nel centro della Riserva, Rotecastello è una frazione di San Venanzo, dove vivono solo 9 abitanti e le uniche attività sono un piccolo ristorante e un laboratorio di mosaico. Nel borgo medievale, al cui centro troneggia la torre superstite della fortificazione di sette torri che componevano un castello a difesa del borgo, ogni anno nel mese di agosto si svolge Agosto in Medioevo, una rievocazione storica che richiama, per una volta, migliaia di spettatori che giungono per ammirare i figuranti in costume che simulalo la difesa del castello da parte di assalitori stranieri e rimettono in scena le attività e le usanze del tempo, con balli e canti in piazza.

Proprio da queste parti abbiamo trovato una delle case nella natura che propone il portale Casanellanatura.it. Una antica casa colonica, al centro di una azienda agricola che coltiva cereali e produce olio di oliva. Come in tutta la riserva, anche qui l’agricoltura è quella di un tempo: rispettosa della terra e dei suoi tempi, aiutata da metodi e sistemi antichi che oggi si chiama produzione sostenibile, a basso impatto ambientale, per esaltare al massimo i raccolti e i sapori e predisporre la terra a successivi felici raccolti.

Da queste parti le nuove tecnologie sono utilizzate per esaltare la sostenibilità. L’energia elettrica necessaria per l’agriturismo proviene da fonti rinnovabili certificate. I pavimenti degli alloggi, gli infissi, il tetto, sono isolati con doppi vetri e coibentazioni in lana minerale (vetro e roccia) e i rifiuti sono differenziati. E l’accoglienza punta assolutamente sulla natura. Un grande giardino di 5000 mq circonda il casale, ornato da un prato naturale, tanti fiori per ogni stagione, cespugli di erbe aromatiche, da usare in cucina, tanti alberi, per procurarsi un po’ di ombra e dondolare sulle amache, un orto ed un frutteto familiare dove raccogliere ortaggi freschi e frutta di stagione, e tanto spazio intorno, in continuità con i campi coltivati che si estendono per 20 ettari.

L’alloggio che abbiamo scelto, con i suoi 90 mq, con due camere da letto, un bagno, soggiorno, cucina ben attrezzata, salone con camino, terrazza e patio arredati, può ospitare comodamente una famiglia di 4 persone. All’esterno un meraviglioso paesaggio naturale, tra alberi di ulivo e da frutta, boschi di querce, girasoli, colline coltivate e una rilassante piscina panoramica (aperta da giugno a settembre) con vista su valli e piccoli borghi medievali.

Case nella Natura è un sito dedicato alla ricerca e scelta di case, bed e breakfast, agriturismi, e alloggi rurali esclusivamente immersi nella natura, e in questo caso non si tratta di frasi fatte. Le stesse chiavi di ricerca che l’utente può utilizzare, comprendono voci come “Non in un complesso turistico”, “Vicino all’acqua”, e finanche “Nel bel mezzo del nulla”, come del resto avevano in mente i fondatori del sito – funzionante in Italia e in altre nazioni europee, gli olandesi Tim e Luuk Van Oerle: “Immagina di svegliarti nella tua casa vacanza e aprire la finestra, accompagnato dal canto degli uccelli. Ti gusti un buon caffè seduto in terrazza, ammirando il sorgere del sole. Dopo colazione ti prepari per una bella giornata all’aria aperta: la natura che ti circonda è perfetta per rilassarti. Una passeggiata nella foresta, un picnic in riva al lago o magari una semplice giornata di relax in giro per casa. I bambini hanno un sacco di spazio per giocare in piena libertà” dice Tim. E Luuk aggiunge: “In una nature house non passi le tue vacanze in una casa qualunque ma assapori un ambiente unico nel suo genere, lontano dalla folla e i villaggi turistici. Se decidi di stare in una nature house sei tu al comando”.
E lo sei talmente al punto che una delle opzioni del sito è anche prenotare un alloggio con la modalità “senza contatto”. Cosa significa? Che tutte le fasi della prenotazione avverranno online e all’arrivo gli ospiti troveranno chiavi e istruzioni per accedere all’alloggio, senza incontrare l’host, né altri. Del resto, non avevamo detto solo natura?
Il sito dedica molte attenzioni alla natura e alla sostenibilità, principio necessario per la sua conservazione. Quindi molta cura nella ricerca degli alloggi, alla sostenibilità ambientale degli stessi con l’indicazione puntuale dei sistemi di approvvigionamento energetico, del riciclo e riuso, dello smaltimento ecologico dei rifiuti. Ma l’idea dei due fondatori va oltre. Per ogni soggiorno andato a buon fine il sito destina un euro per finanziare progetti di ripristino di strutture ricreative, miglioramento dell’habitat di specie particolari o rinverdimento di tratti di foresta a vantaggio della biodiversità e dell’adattamento climatico, con l’ausilio di partner specializzati. I progetti già in corso vanno dal restauro di una foresta nei Paesi Bassi, a progetti di conservazione della fauna, al piantare un milione di alberi in Africa. Insomma vivere nella natura fa bene alla natura. E anche a noi.