Alte pareti di tufo che delimitano sentieri stretti e misteriosi, natura dirompente come una giungla, antiche tombe di un popolo scomparso e cascate lungp il fiume. Ci sono tutti gli elementi per un’avventura con i bambini appassionati esploratori dell’antico e selvaggio.

Le Forre di Corchiano, nella Tuscia viterbese, sono un monumento naturale eccezionalmente conservato all’interno di un’area protetta del Lazio, parte integrante del nucleo urbano di Corchiano, uno spettacolare borgo medievale arroccato a 28 km da Viterbo, a 66 km da Roma e a soli 17 dall’A1 Uscita Magliano Sabina.

Alle Forre di Corchiano con i bambini

Alle Forre di Corchiano c’è molto da vedere, in particolare se emoziona la natura, lo stacco tra la civiltà ed un luogo selvaggio.

I Falisci, antico popolo misterioso

In questi luoghi vivevano i Falisci, popolo affascinante, simile agli Etruschi, con cui condivideva la supremazia nella Tuscia e con cui si allearono nel V secolo a.C. contro Roma, come si legge nelle opere di Tito Livio che per primo nomina questo popolo come componente dei popoli Etruschi. L’arrivo dei Romani segnò una svolta significativa nella storia della regione, una volta sopraffatti, i Falisci vennero inglobati dall’Impero Romano che collegò il territorio a Roma tramite la Via Amerina, costruita per accelerare la romanizzazione sfruttando gli antichi tracciati falisci.

L’Agro Falisco, precedentemente ricco e in costante sviluppo, subì un tracollo economico, ulteriormente aggravato nei secoli successivi dalle invasioni barbariche.

Le Forre e le vie cave

Oggi, l’incantevole territorio conserva gran parte della sua autenticità. Le profonde forre, scavate nel tufo rosso, rappresentano un patrimonio ambientale e archeologico di eccezionale rilevanza, grazie agli ambienti ancora non antropizzati, una vegetazione dirompente, grotte preistoriche e antiche tombe falische avvolte dalla macchia mediterranea, e parte del basolato originario della via Armerina, visibile in diversi punti.

Su tutto svettano le spettacolati e maestose vie cave, profonde strade falische tagliate nel banco di tufo alla maniera etrusca.

Dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio, le Forre di Corchiano si trovano intorno al borgo di Corchiano, lungo il Rio Fratta, un affluente del Tevere. La Forra costituisce un sistema ambientale particolare, caratterizzato da un ambiente eterogeneo con presenza di ecosistemi diversi (fluviale, rupestre, boschivo, agricolo). I boschi, non più tagliati evolvono verso formazioni forestali più naturali, ad alto fusto e piante rampicanti.

La varietà di ambienti permette la sopravvivenza di una nutrita comunità animale; il raro gatto selvatico qui si aggira in cerca di cibo dovendosi guardare da altri animali predatori come cinghiali, volpi, ghiri, donnole, faine e martore che si spostano in cerca di cibo. La lepre frequenta gli ambienti limite tra coltivi e bosco. Colombacci, beccacce, pavoncelle sono comuni, mentre poiane, gheppi, sparvieri e gufi comuni nidificano nei recessi delle forre boscose.

Come visitare le Forre di Corchiano

Una volta nel borgo si parte dalla Chiesa rinascimentale della Madonna del Soccorso da dove si entra nel Monumento Naturale. Si percorrono le antiche vie cave, attraversando due ponti di epoca romana, si ammirano reperti come le cavernette preistoriche e protostoriche che conducono alle tombe antiche dei Falisci, si ammira un tratto della via Amerina, il tutto tra antiche mole, opere idrauliche falische, nonché una centrale idroelettrica, in funzione fino ai primi anni Sessanta del Novecento, che oggi rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale.

Nelle Forre si incontrano spesso dei simpaticissimi amichevoli asinelli dell’antica razza Amiata (perché evoluta in Toscana sull’omonimo monte), qualche area fitness e dei tavoli da picnic per una merenda o un pranzo al sacco.

In tutto è una passeggiata facile di 5 km circa, abbreviabile a piacimento usando i vari percorsi alternativi di rientro al borgo. Consiglio di partire dal borgo vecchio che è l’accesso più ripido ed uscire dalla Tagliata.

Info per un’escursione

  • Impegno fisico: facile-medio, per tutti in buona forma fisica.
  • Adatto ai bambini abituati a camminare nell’ambiente naturale e accompagnati da un adulto.
  • Equipaggiamento necessario: scarpe da trekking (indispensabili), zainetto, abbigliamento a strati adatto alla stagione, merenda, acqua minimo 1,5 l, borracce d’acqua acqua e panini perché all interno non vi sono ristori. (in estate munirsi di repellente per zanzare).

Infovisite

Per visite guidate (consigliate) contatta le Guide turistiche per Viterbo e la Tuscia. Oppure l’Associazione Antica Clodia.

Cosa vedere nei dintorni

  • Corchiano, il borgo medievale.
  • Civita Castellana, la Rocca Borgia, il museo nazionale dell’Agro Falisco, le necropoli falische
  • Fabrica di Roma, il duomo, il borgo.
  • Falerii Novi, l’antica città romana e la medievale chiesa di S. Maria in Falleri.
  • La Via Amerina, antica via romana con il basolato originale e la necropoli rupestre.
  • Caprarola, il borgo medievale e la Via dritta.
  • Il Palazzo Farnese di Caprarola, uno dei monumenti tardo-rinascimentali più importanti d’Europa.
  • Il Sacro Bosco di Bomarzo.

Weekend con i bambini alle Forre di Corchiano

Dove dormire a Corchiano. Consigliamo:

Casa Lale. Appartamento con due camere con vista sulle Forre.

Agriturismo Casale Loreto. Casale ristrutturato a pochi passi dal percorso delle Forre. Ristorante interno e cucina tipica, piscina immersa nel verde. Area giochi per i bambini nel prato.

Leggi tutte le altre idee per un weekend con i bambini in Tuscia.

In cerca di altre idee per viaggiare con i bambini? Resta aggiornato con la nostra Newsletter!

Le foto di questo articolo sono tratte da VisitLazio.


Scopri di più da Around Family Blog

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Rispondi