Difficile spiegare il fascino straordinario che i Campi Flegrei esercitano da secoli su chiunque li visiti.
A nord di Napoli, comprendono tutto il golfo di Pozzuoli fino a Procida, e cioè tutto quel che rimane di una gigantesca millenaria caldera vulcanica con un diametro di circa 15 km.
I Campi Flegrei erano un vero super vulcano, il più grande di tutta l’Europa (il loro nome deriva dal greco flègo, “ardo”) di cui rimangono tracce ancora oggi: nei movimenti del bradisismo (che fa sollevare e abbassare il suolo), nelle acque termali (sfruttate già dai romani, e “usate” ancora oggi), nelle fumarole che spuntano un po’ dovunque, e nei laghi vulcanici che lambiscono la costa.
Ma, nonostante la loro natura “instabile”, sono abitati da millenni, ed hanno una storia antichissima.
Che parte dalle prime colonie greche (antecedenti a quelle di Napoli), passa dall’Impero Romano (quando a Baia c’erano le ville degli imperatori e il porto di Pozzuoli era lo scalo più importante per l’Oriente), fino ad arrivare al Regno delle Due Sicilie, agli splendori settecenteschi, e a tutto l’800, quando era meta obbligatoria del Grand Tour degli intellettuali e degli artisti di tutta Europa.
Proveremo ad accompagnarvi, passo dopo passo, (anche insieme a Geronimo Stilton), alla scoperta dei Campi Flegrei con i bambini con tre articoli, segnalandovi cosa visitare e dove soggiornare in questa terra ancora “ardente”.
Cominciamo da Pozzuoli che sarà la nostra base di partenza, per un lunghissimo viaggio nella Storia!

POZZUOLI
Come base per le nostre escursioni abbiamo scelto Pozzuoli, riconosciuta come “capitale dei Campi Flegrei”.
L’antica Puteoli (chiamata così per l’odore sgradevole delle fumarole sulfuree), è una cittadina sul mare fondata da coloni greci nel VI secolo a.C., che, durante l’impero romano, diventò il più grande porto del Tirreno per il commercio con il Mediterraneo e soprattutto con l’Oriente.
Oggi, da quello stesso porto, partono navi e traghetti per le isole campane (Procida è a soli 40 minuti) e le sue vocazioni “moderne” sono il turismo (culturale, artistico e gastronomico) e la pesca (aspettare i pescatori che tornano in porto con le barche cariche e vendono il pesce sui moli è uno spettacolo!).



Su questo antichissimo porto potete raccontare i bambini tre curiosità.
-il molo Caligoliano che fu costruito nel mezzo del golfo dall’Imperatore Caligola per collegare Pozzuoli a Baia (e percorrerlo a cavallo!).
–la targa dedicata a San Paolo (che testimonia che quando arrivò in Italia, sbarcò proprio qui).
–la manifestazione ferragostana del “Pennone a mare” (un’antica prova di coraggio dedicata a Santa Maria Assunta, protettrice dei pescatori, in cui maestri d’ascia e pescatori cercano di rimanere in equilibrio su un lungo palo di legno insaponato sospeso sull’acqua).



A Pozzuoli, oltre a godervi le passeggiate sul lungomare (un chilometro di zona pedonale con campi da basket, aree verdi, giochi per bambini, bancarelle, caffetterie, pizzerie e pub), l’ombra degli alberi nel parco di Villa Avellino, e i ristorantini del centro storico, non mancate di prenotare due visite che appassioneranno i bambini: quella all’Anfiteatro Flavio (il “fratello” del Colosseo) e quella al Rione Terra (una piccola Pompei sotterranea).
ANFITEATRO FLAVIO,
il Colosseo di Pozzuoli
L’Anfiteatro Flavio, detto anche Neroniano, è la terza arena più grande del mondo romano (dopo il Colosseo e quello di Capua), fu costruito all’incrocio delle strade tra Napoli, Capua e Cuma, e poteva ospitare ben 40.000 spettatori.
La sua struttura è imponente: tre ordini di arcate sovrapposti, 4 ingressi principali e 12 secondari.
E un’ ampia arena (ancora integra, al contrario di quella del Colosseo) in cui si possono chiaramente vedere le fenditure per le botole. Da queste, con un sistema di carrucole, venivano issate dai sotterranei (ancora perfettamente conservati con scale, corridoi, celle e cancelli, interamente percorribili) sia le scenografie che le gabbie con le bestie feroci.



Oltre ai classici combattimenti tra gladiatori e alle battaglie navali, qui furono compiuti anche i primi martiri cristiani: il più famoso è quello di San Gennaro, che, secondo la leggenda, fu risparmiato dai leoni che si accucciarono ai suoi piedi (e che quindi fu poi decapitato sulla collina della Solfatara). Occasionalmente vengono organizzate anche manifestazioni in costume che rievocano le battaglie dei gladiatori.
Info su orari e acquisto biglietti sul sito. (Ingresso Anfiteatro adulti 4€; bambini: gratis; Ingresso Cumulativo Circuito Archeologico Flegreo: adulti € 8; bambini € 4).
*Qui Geronimo Stilton racconta l’Anfiteatro Flavio ai bambini.
RIONE TERRA,
l’Antica Acropoli
Rione Terra è la parte più antica di Pozzuoli, l’originaria acropoli di Puteoli, costruita su un promontorio che dominava la città e il mare. Durante i secoli è stata distrutta, incendiata, evacuata e infine, finalmente, restaurata per offrirci un tesoro nascosto tutto da esplorare.
Quando il Duomo di San Procolo, costruito in epoca spagnola, fu colpito da un grave incendio nel 1964, rivelò il segreto della sua antica storia: era stato costruito sulle basi dell’antico tempio romano di Augusto, che a sua volta era stato eretto su un tempio ancora più antico, risalente alla fondazione della città.



Quello che è stato portato alla luce è un vero “museo”, che racconta l’intera storia di Pozzuoli dal 500 A.C fino ad oggi.
Un percorso archeologico sotterraneo attraverso il quale possiamo rivivere quello che era il Rione Terra più di 2000 anni fa, e che si sviluppa lungo cardini e decumani della città romana, con tutti i suoi edifici (i criptoportici, le botteghe, i magazzini, i depositi di grano, il forno per il pane con le macine) e arricchito da installazioni multimediali che raccontano la vita di quel tempo nell’antica Puteoli.
Rione Terra è visitabile nei weekend e nei festivi su prenotazione.
Info, biglietti e prenotazioni sulla pagina dedicata alle visite guidate a Rione Terra.
Cos’altro vedere a Pozzuoli con i bambini:
IL TEMPIO DI SERAPIDE
Scendendo dall’anfiteatro verso il porto, c’è il complesso del Tempio di Serapide, chiamato così per la grande statua del dio Serapide trovata qui nel 1750, quando, per volere di Carlo III di Borbone, cominciarono gli scavi.
In realtà, nel 1907 grazie agli studi dell’architetto francese Charles Dubois, il sito fu definitivamente riconosciuto come “Macellum”, il mercato alimentare della Puteoli romana, sede degli scambi commerciali tra le provincie dell’Impero, anche se il nome rimase lo stesso.



Oltre all’importanza archeologica e storica del sito, non meno importante è quella geologica!
Infatti, le sue colonne, simbolo della città di Pozzuoli, sono da sempre il “termometro” e la misura dell’attività del bradisismo (il fenomeno vulcanico che crea abbassamento o innalzamento del suolo).
Queste colonne infatti hanno numerose “fasce” con piccoli buchi scavati dai molluschi, che, un po’ come gli anelli degli alberi, indicano i periodi e i livelli in cui il tempio di Serapide è stato sommerso dal mare durante i movimenti del bradismo.
Aperto giovedì, sabato e domenica (per piccoli gruppi, anche visite in realtà aumentata e walking tour per tutta la città).
Info su orari, prenotazioni e acquisto biglietti sul sito (visite guidate Adulti 7€ Studenti o ragazzi 5€).
Il Santuario di San Gennaro
Non lontano dal luogo dove il santo fu ucciso (la collina della Solfatara), si trova il Santuario di San Gennaro con il convento dei frati cappuccini.
La leggenda racconta che, dopo essere scampato al martirio nell’anfiteatro (le bestie feroci si stesero ai suoi piedi anzichè sbranarlo) fu condannato a morte per decapitazione.
In questa piccola chiesetta è conservata la pietra su cui fu ucciso, sulla quale c’è una macchia di sangue del santo, che si scioglie il 19 settembre (diventando da nera a rossa), nello stesso esatto momento in cui si liquefa quello, più famoso, nelle ampolle del Duomo di Napoli.
Da non perdere con i bambini nei dintorni di Pozzuoli
LA CITTA’ DELLA SCIENZA
A Bagnoli (a 15 minuti di auto da Pozzuoli) c’è la Città della Scienza di Napoli, il primo museo scientifico interattivo italiano.
Qui sperimentazione, apprendimento e divertimento si fondono per avvicinare ed appassionare i bambini (ma anche i grandi) alla Scienza e alla Tecnologia: dai segreti del corpo umano alla vastità dell’Universo, dalla vita in fondo al mare a quella segreta degli insetti.



Tra exhibits, laboratori, giochi e visite guidate, c’è da passare un’intera giornata tra le conoscenze umane, un museo perfetto per accompagnare tutta la famiglia, adulti e bambini, alla “Conoscenza Divertente” (e davvero molto approfondita) della Scienza, della Natura e dei fenomeni che ci circondano.
Ci si può tornare moltissime volte, ed ogni volta trovarsi a scoprire cose nuove, tra eventi speciali e mostre periodiche, senza annoiarsi mai.
La Città della Scienza e le info su mostre, orari e biglietti, ve la raccontiamo nella recensione della nostra guida.
LA RISERVA OASI WWF CRATERE DEGLI ASTRONI
Ad Agnano (a 15 minuti di auto da Pozzuoli) c’è il polmone verde di Napoli, la Riserva degli Astroni.
Uno dei pochi crateri originari dell’intera area dei Campi Flegrei, che oggi è occupato per circa 247 ettari da un bellissimo bosco secolare e tre specchi d’acqua nati in seguito a fenomeni vulcanici.
Il maggiore è chiamato Lago Grande, i due più piccoli (Cofaniello Piccolo e Cofaniello Grande) hanno invece le dimensioni di due piccoli stagni.



Oltre alle splendide passeggiate immersi nella natura, nella riserva è ancora presente la mostra “Dinosauri in Carne ed Ossa”: un percorso di oltre 6 km, in una natura incontaminata e nei suggestivi interni della Torre Borbonica, per ammirare le ricostruzioni a grandezza naturale di una quarantina di animali estinti tra cui dinosauri come il temibile T-rex e il gigantesco Diplodoco.
Info su costi e orari alla pagina dedicata sul sito dell’Oasi WWF degli Astroni
DOVE DORMIRE A POZZUOLI CON I BAMBINI
Anyway Campi Flegrei, Ospitalità Diffusa:
Un gruppo che riunisce diverse strutture di soggiorno, a poca distanza le une dalle altre, tutte in pieno centro storico a Pozzuoli (la maggior parte in zona pedonale), a pochi passi dal porto turistico e dal trasporto pubblico (sia per raggiungere a Napoli che per visitare i Campi Flegrei).
Fanno parte del gruppo B&B, case vacanza e appartamenti dotati di tutti i confort (in cui è possibile aggiungere lettini o culle). L’ideale per gruppi di famiglie che viaggiano insieme, che possono così alloggiare in strutture diverse ma vicine tra loro, organizzarsi insieme in ogni momento, ma, allo stesso tempo, avere la propria privacy e rispettare i tempi di ciascuno.
Potete scegliere, in base alle vostre esigenze, tra questi:
– B&B Al Largo, in zona pedonale, a due passi dal porto con due monolocali che possono diventare comunicanti (fino a 5 persone) Guarda le foto e prenota con Booking
– Casa al Largo, sul pedonale Corso della Repubblica (4 posti). Guarda le foto e prenota con Booking
E, in un palazzo di fine ottocento, proprio sulla centrale Piazza della Repubblica, completamente pedonale, ben 4 appartamenti:
– Casa Al Corso, (4 posti). Guarda le foto e prenota con Booking
–À Ma Maison (4 posti) , Jaba Mia House (5 posti), B&B Nido della Quaglia (2 posti con terrazza) ai piani superiori. Guarda le foto e prenota con Booking.
Altre info sul gruppo “Anyway Campi Flegrei, Ospitalità Diffusa” nella recensione della nostra guida.
Altre strutture di soggiorno a Pozzuoli:
–Hotel Gli Dei: camere con vista sul golfo, piscina e ristorante interno.
Guarda le foto e prenota con Booking
–A Casa di Monica: appartamento a 500mt dall’Anfiteatro, 2 camere da letto, 2 bagni, salone e servizi. Animali ammessi. Guarda le foto e prenota su Booking
–B&B A casa dei Bruno: camere a pochi passi dal lungomare pedonale e dal centro storico, colazione, terrazza. Animali ammessi. Guarda le foto e prenota su Booking
E partendo da Pozzuoli, continuiamo la nostra avventura costeggiando il golfo, per scoprire il PAFleg, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei (con l’antro della Sibilla, il Castello di Baia, la meravigliosa Cattedrale dell’acqua e tanto altro) e poi i 4 laghi e le due isole vulcaniche (Ischia e Procida).